Impianti Dentali San Colombano al Lambro

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Impianti Dentali

 
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Impianti Dentali San Colombano al Lambro

Gli Impianti Dentali San Colombano al Lambro rappresentano uno strumento molto evolutivo per chi ha problemi gravi con i suoi denti naturali.

Essi infatti permettono di sostituire un dente irrimediabilmente danneggiato, con un altro artificiale e che riesce a donare al paziente la stabilità odontoiatrica precedente. La mancanza o la poca stabilità di alcuni denti danneggia la quotidianità di una persona e crea un disagio estetico, ma anche emotivo.

Un paziente con questo problema avrà vergogna a sorridere e soprattutto avrà serie difficoltà a masticare e quindi la qualità della sua vita non sarà elevata. La prima domanda che ci pone di solito è relativa al materiale degli Impianti Dentali San Colombano al Lambro.

Un quesito importante e che ha una risposta semplice.

L’operazione consiste semplicemente nell’inserimento di una vite, prodotta col titanio, e che attraverso una procedura chirurgica di un competente professionista, si unisce in maniera lineare con l’osso. La vite dovrà stabilizzarsi per circa un mese e il paziente dovrà seguire tutte le indicazioni in maniera scrupolosa e successivamente si potrà mettere una capsula di ceramica che riprodurrà in modo precisa un reale dente. Andiamo a vedere insieme la modalità e la procedura precisa dell’intervento per l’ inserimento degli Impianti Dentali San Colombano al Lambro a un paziente.

Procedura chirurgica inserimento Impianti Dentali San Colombano al Lambro

Comprensibilmente questo tipo di operazione può creare timore nel paziente che non conosce la procedura, ma in realtà l’intervento chirurgico è rapido e abbastanza indolore.

Il dentista come prima cosa si occupa di anestetizzare nel migliore dei modi la gengiva interessata.

Poi esegue un’incisione che serve per dividere la gengiva dall’osso. Altri step dell’inserimento Impianti Dentali San Colombano al Lambro: a) Incisione della parte esterna dell’osso con fresa a pallina b) Idratazione dell’osso per non rischiarne il riscaldamento c) Il foro viene allargato con una fresa in modo da avere la misura desiderata d) A questo punto l’impianto può essere messo e avvitato dentro la fessura e) Viene tolto il dispositivo e l’impianto viene rafforzato con una vite,che supporterà la gengiva nel processo di guarigione f) Infine vengono messi un paio di punti di sutura La procedura chirurgica per l’inserimento degli Impianti Dentali San Colombano al Lambro quindi non è per niente dolorosa, se ovviamente è effettuata da un professionista competente e certificato.

Il paziente dopo l’operazione, avrà il dovere di eseguire in maniera scrupolosa le indicazioni del dentista. Dopo una settimana circa verranno rimossi i punti e nell’arco di un mese la gengiva si riformerà in maniera completa. A quel punto viene tolta la vite e il dentista a quel punto procederà a decidere la misura del nuovo dente e per farlo in maniera precisa, dovrà prendere l’impronta della posizione dell’impianto.

Quali sono i vari tipi di Impianti Dentali San Colombano al Lambro

Per riuscire a classificare in maniera precisa e senza fare errori i vari tipi di Impianti Dentali San Colombano al Lambro bisogna considerare come parametro il tipo di procedura impiegata per l’installazione.

In alcuni casi si fa la divisione alla tempistica, nel senso che l’operazione si può fare in un’unica fase o in 2 fasi. Nel caso dell’installazione in una sola fase la procedura è la seguente: il professionista andrà a inserire chirurgicamente una radice artificiale nella mascella. L’obiettivo medico è che la parte superiore esca fuori dalla gengiva, facendola restare esposta. Successivamente il paziente dovrà aspettare qualche mese il processo di cicatrizzazione. Alla fine verranno fissati in maniera decisa, il moncone e la corona temporanea e non ci sarà bisogno di un intervento chirurgico per riaprire la gengiva.

Impianti Dentali San Colombano al Lambro:installazione in 2 fasi

In questo caso si interviene la prima volta per installare vicino la gengiva e precisamente all’interno dell’osso della mascella.

Passati un paio di mesi si procederà ad effettuare un secondo intervento, utile ad esporre la radice artificiale.

Infine si potrà inserire il moncone e una corona momentanea.

Impianti Dentali San Colombano al Lambro: differenza tra periostali ed endossei

Il tipo di impianto scelto da un professionista capace sarà determinato dalle esigenze personalizzate del paziente.

Nel caso in cui quest’ultimo ha il problema di avere un osso corto si sceglierà di procedere con l’installazione degli impianti periostali. In genere gli Impianti Dentali San Colombano al Lambro periostali vengono installati in un’unica fase e vengono fissati sull’osso della mascella nel tessuto della gengiva e il moncone della griglia metallica sarà esposto, in modo da essere in grado di accogliere la corona. Gli Impianti Dentali San Colombano al Lambro endossei invece vengono scelti in alternativa a una protesi rimovibile e sono composti sia da viti che da cilindri.

Per quanto riguarda la procedura vengono solitamente usati in quella a 2 fasi e sono inseriti nell’osso della mascella. Il consiglio è di affidarsi a un professionista di alto livello e con esperienza, per evitare problemi soprattutto dopo l’operazione.

Impianti Dentali San Colombano al Lambro: dimensioni e connettori

Un altro parametro molto importante da considerare è sicuramente la dimensione degli Impianti Dentali San Colombano al Lambro.

Il dentista deve scegliere la dimensione in base alla necessità di spaziatura e soprattutto dovrà considerare la disponibilità di osso del suo paziente. La dimensione degli Impianti Dentali San Colombano al Lambro più usata è sicuramente la piattaforma standard, che ha una misura che varia da 3, 5 ai 4,2 mm di diametro.

Questo tipo di impianto, che è abbastanza corto e stretto, viene solitamente inserito nella parte anteriore della bocca. Un altro tipo di piattaforma è quella larga.

Gli Impianti Dentali San Colombano al Lambro hanno in questo caso una dimensione circa di circa 3,5 mm di diametro e sono installati nella zona interna della bocca.

Questa soluzione viene scelta nel caso in cui viene rilevata nel paziente una densità ossea non sufficiente. Però per poter applicare questa piattaforma la persona in questione uno spazio sufficiente tra la radice dei denti. Un’altra classificazione che si può fare riguarda i connettori in quanto ogni tipo di installazione richiede una protesi e il moncone collegato, che sarà avvitato nella radice artificiale. I connettori da scegliere sono 3: a) Connettore ad ottagono interno che possiede un’apertura nella testa del moncone dove viene messa la protesi o il perno e ha la forma ottogonale. b) Connettore ad esagono esterno che si trova nella superficie del moncone c) Connettore ad esagono interno infine è messo sulla testa del moncone in apertura, dove di solito viene avvitata la protesi

Impianti Dentali San Colombano al Lambro: benefici

L’intervento di inserimento di Impianti Dentali San Colombano al Lambro non è da consigliare solamente per una questione estetica, seppur importante, ma soprattutto per tutelare la propria salute.

La mancanza di alcuni denti può risultare molto dannosa per i processi digestivi. I benefici di questo intervento sono tanti.

Il paziente alla fine della convalescenza riescono a ripristinare la normale funzionalità orale e la solita dieta.

Inoltre il linguaggio sarà di nuovo fluido in quanto come ben sappiamo, ogni dente ha una sua importanza per la pronuncia. L’estetica migliora notevolmente, visto che vengono colmati i vuoti lasciati dai denti mancanti e la masticazione torna ad essere corretta e normale. Altri benefici: attraverso una cura e una manutenzione adeguata gli Impianti Dentali San Colombano al Lambro possono avere una durata a tempo indeterminato.

Il risultato più utile per chi compie questa scelta è sicuramente quella di guarire l’edentulia e ripristinare l’intera stabilità dentale.

Rischi e controindicazioni

Ci sono casi nei quali non è consigliabile eseguire questo tipo di procedura chirurgica. a) Pazienti con tumori o problemi gravi alle ossa b) Pazienti con gravi disagi mentali c) Soggetti che soffrono per patologie immunologiche d) Soggetti di età giovane,nei quali non si è completata la crescita della mascella I rischi post operatori sono riconducibili ad alcune infezioni.

Una delle più rischiose è la perimplantite che interessa i tessuti e si manifesta soprattutto con pus, sanguinamento e dolore. Il sintomo principale è la protesi fissa che si muove e che suggerisce di togliere l’asportazione degli impianti.

Un’altra complicazione grave che può manifestarsi è l’atrofia ossea.

Invece non c è nessun problema per le donne incinte, anche se ogni caso va esaminato insieme alla propria ginecologa in maniera soggettiva.

Ma chi vuole risolvere questo problema e sottoporsi a questo intervento ai denti non deve preoccuparsi, ma affidarsi a un professionista di fiducia.

Come scegliere a chi affidarsi per l’operazione

Prima di scegliere a chi affidarsi bisogna sapere che ad essere certificati per compiere questo intervento sono i chirurghi odontostomatologi e i parodontisti.

Ci sono anche però tanti dentisti generici che scelgono di compiere una formazione che permetterà loro, in determinate situazioni, di compiere certi interventi. Considerata la delicatezza dell’intervento conviene informarsi bene sulla competenza e la formazione del dentista in questione.

Bisogna tenere presente che i dentisti generici sono abilitati a effettuare sia l’installazione degli impianti che della corona e del ponte, trattamenti associati all’intervento. Chi nutre qualche dubbio sul professionista può verificare andando a cercare informazioni su Internet e in particolare sul Sito della Federazione degli Ordini dei Medici e degli Odontaiatri. Una buona norma prima dell’intervento è effettuare una panoramica completa dei denti e della bocca insieme all’odontoiatra, per verificare e analizzare la situazione clinica del paziente. Nel caso in cui non scatta un rapporto di fiducia reciproca con il dentista scelto è meglio cambiare prima dell’intervento.

Per la buona riuscita dell’operazione è essenziale che il paziente viva una condizione emotiva di serenità,tranquillità e positività, per affrontare la convalescenza e gli inevitabili disagi che ne conseguono.


LINK UTILI

  • Il dentista è il professionista sanitario che si occupa della diagnosi e della terapia delle malattie e anomalie, congenite e acquisite, del cavo orale e dei relativi organi e tessuti, nonché della prevenzione e della riabilitazione odontoiatriche. In Italia l’esercizio della professione di odontoiatra è riservato ai professionisti iscritti all’albo provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri.[senza fonte]. La legge 409/1985[3] definisce i requisiti per esercitare la professione di odontoiatra, la cui attività è subordinata, previo superamento di una prova attitudinale[4], al possesso di:[5] [Continua..]
  • Gnatologo dal greco γνατός = mandibola, λόγος = studio. È questa una definizione più estesa, nella quale si apre largo spazio a correlazioni con molti altri organi o apparati. [Continua…]

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