Il Controllo periodico dei denti è una visita specialistica in cui il medico odontoiatria esamina e valuta lo stato di salute della bocca verificando se siano presenti o meno patologie a carico del cavo orale.
Molto spesso è comune pensare di avere una buona salute orale solo perché non si percepisce sensazione di fastidio o di dolore oppure perché non sono presenti anomalie visibili sulla superficie dei denti o sulle gengive.
Al fine di prevenire il sopraggiungere di problemi ai denti o comunque di scorgerli allo stadio iniziale, è buona abitudine sottoporsi a una visita odontoiatrica di controllo ogni sei mesi circa.
Rispettando la periodicità delle visite di controllo è possibile prevenire l’arrivo di patologie o accorgersi della presenza di problematiche non facilmente individuabili o visibili, che se trascurate potrebbero peggiorare ulteriormente.
Durante la visita di controllo, il medico odontoiatra può effettuare una orto pantomografia, o radiografia endorale, al fine di eseguire un check-up ancora più preciso e ottenere una visione panoramica totale e/o specifica della situazione della bocca del paziente.
La pulizia dei denti, chiamata anche detartrasi o igiene orale professionale, serve a mantenere e preservare lo stato di salute dentale e gengivale attraverso la rimozione completa di placca e tartaro con appositi strumenti di precisione. In sintesi, è un trattamento di pulizia profonda dei bordi gengivali e degli spazi interdentali dove la placca tende ad insidiarsi.
In genere sono il medico odontoiatra e l’igienista dentale a consigliare la frequenza delle sedute di igiene orale, in base a caratteristiche specifiche della bocca del paziente, come malattie delle gengive o dentatura non allineata, ma anche la tendenza di quest’ultimo ad accumulare placca e tartaro. Nei casi in cui si notino consistenti cumuli di tartaro e placca o sanguinamento gengivale, dovrebbe essere fatta ogni sei mesi. A cadenza annuale, invece, se non vi sono criticità o patologie particolari.
È necessario evidenziare il fatto che per alcune patologie o alcune tipologie di cavi orali le tempistiche potrebbero essere differenti. Ad esempio, nel caso di una predisposizione alla parodontite è consigliabile effettuare la pulizia ogni tre mesi.
Con la pulizia dentale molti pazienti notano la presenza di spazi vuoti tra i denti, questo è in realtà un buon segno. medici odontoiatri e gli igienisti dentali sono professionisti che hanno acquisito la formazione e le competenze necessarie in campo dentistico e quindi in grado di individuare situazioni di criticità del cavo orale.
Trascurare lo stato di salute della propria bocca, senza sottoporsi a visite di controllo regolari consigliate, potrebbe essere dannoso e aggravare eventuali patologie perché non trattate all’insorgere. Sicuramente è bene adottare le corrette pratiche di igiene orale quotidiana individuali: lavare i denti regolarmente con i tempi e i movimenti di pulizia adeguati, scegliere lo spazzolino e il dentifricio conformi alle singole esigenze, ricorrere a filo interdentale, scovolino e collutorio.
La messa in pratica di queste azioni è efficace, ma non sempre si rivela sufficiente. La pulizia dei denti eseguita ogni giorno in casa si limita a sollevare e rimuovere i batteri e i residui di cibo depositati sullo smalto dentale o incastrati tra gli spazi interdentali, senza riuscire a eliminare la patina batterica che si nasconde sotto le gengive o negli spazi della bocca difficilmente raggiungibili
Inoltre, durante la routine di pulizia individuale alcuni punti del cavo orale potrebbero non essere visibili ad occhio nudo. Il rischio che ne consegue è quello di ignorare la presenza di eventuali criticità senza rimediare tempestivamente.
Link Utili:
Il dentista è il professionista sanitario che si occupa della diagnosi e della terapia delle malattie e anomalie, congenite e acquisite, del cavo orale e dei relativi organi e tessuti, nonché della prevenzione e della riabilitazione odontoiatriche. In Italia l’esercizio della professione di odontoiatra è riservato ai professionisti iscritti all’albo provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri. La legge 409/1985 definisce i requisiti per esercitare la professione di odontoiatra, la cui attività è subordinata, previo superamento di una prova attitudinale. (Wikipedia)
Gnatologo dal greco γνατός = mandibola, λόγος = studio. È questa una definizione più estesa, nella quale si apre largo spazio a correlazioni con molti altri organi o apparati. (Wikipedia)
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